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venerdì 31 marzo 2017

Kilometri e frontiere


cappella di Maigaro


Kilometri e frontiere
In questi giorni (e in questi mesi), di kilometri ne devo macinare tanti.
Sabato mattina, 25 marzo, parto da Bouar con p. Giustino e p.Davide (Superiore Provinciale e Procuratore della Missione) ed arriviamo a Bozoum per mezzogiorno.
La domenica è abbastanza tranquilla. Dopo la Messa incontro il centinaio di catecumeni, che a Pasqua riceveranno il Battesimo, per una catechesi. Quest’anno le letture sono quelle scelte fin dai primissimi tempi della Chiesa per aiutare i catecumeni a prepararsi al Battesimo.
In pomeriggio arrivano alcune suore da Bouar, Baoro, Bossemptele e Ngaundaye, per un paio di giorni di formazione sul metodo “Imparare giocando”, e lunedì sono in classe, con gli alunni di prima elementare, per capire meglio questo metodo.
Lunedì riprendo la strada per Bouar. Nel nostro Seminario della Yolé ci sono i genitori dei ragazzi, per una 3 giorni di formazione e di incontro.
Martedì mattina partiamo per il Camerun, sempre con p.Giustino e p.Davide. Nonostante il fatto che non trovi la Carta di Circolazione della macchina… riusciamo a passare ( e nessuna della sessantina di barriere che ci sono tra andata e ritorno me l’ha chiesta…).
Facciamo una sosta a Garoua Boulay, dove incontriamo Yussuf, un amico che da Bangui è dovuto scappare nel 2013, perché musulmano. In pomeriggio proseguiamo fino a Dimako, dove siamo accolti dalle Suore Carmelitane di Gesù Bambino. È la stessa congregazione che lavora con noi a Praga. Ci accolgono con gioia, anche perché sono un po’ isolate, ed una visita, qui in Africa, è sempre una festa!
Mercoledì mattina arriviamo a Yaounde, a circa 800 km da Bouar. Anche qui incontri, riunioni, discussioni, ma soprattutto la gioia di ritrovarsi con i confratelli.
Dopo aver lasciato p.Giustino e P.Davide all’aeroporto, venerdì mattina alle 5.30 riparto verso il Centrafrica. Ho una foratura, ed il pneumatico di scorta è sgonfio… e questo mi obbliga ad una lunga sosta a Bertoua, dove amici musulmani mi accolgono, e si occupano della riparazione. Riparto alle 14, e devo correre, perché la frontiera chiude alle 18, e riesco a passare alle 17.46… appena in tempo!




riunione del Provinciale e p.Davide con i 4 novizi


le suore di Bozoum

école Bakanjia. Riunione-formazione dei direttori


raduno genitori, Yolé



Yussuf e il pollaio di Garoua Boulay


le suore Carmelitane di Gesù Bambino a Dimako



Yaounde

i ribelli a 20 km dalla frontiera, a Zoukombo




venerdì 24 marzo 2017

La giovinezza dei religiosi



un seme...
un grain...


La giovinezza dei religiosi
Lunedì è un giorno speciale: a Bossemptele (90 km da Bozoum) due giovani ragazze, dopo alcuni anni di preparazione, finiscono il Noviziato e fanno la loro prima Professione: promettono a Dio di vivere in castità, povertà e obbedienza.
Sono sr Reine e sr Chiara, giovani suore della comunità delle Suore Carmelitane di Torino, con le quali lavoriamo da anni a Baoro e Bossemptele.
Io parto alle 6 da Bozoum, e poco dopo le 8 sono a Bossemptele, dove incontro le suore, e molti Padri e giovani venuti dalle nostre comunità di Bangui, Baoro e Bouar.
La Messa inizia alle 9, nella piccola chiesa parrocchiale, ed è molto vivace ad animata: canti, danze, colori. Tutto prepara il grande e semplice momento nel quale queste due ragazze affidano tutta la via e tutto della loro vita a Dio.
In pomeriggio riprendo la strada per Bangui, dove, il mercoledì mattina, accolgo p.Giustino, il nostro superiore provinciale, e p.Davide, il vice procuratore delle Missioni. Sono qui in visita, per aiutarci a lavorare sempre meglio per il Regno.
Il giovedì mattina prendo la strada per Baoro, dove arriviamo per mezzogiorno, ed in serata proseguiamo fino a Bouar, dove incontreremo le altre comunità.












la comunità del Carmelo a Bangui

venerdì 17 marzo 2017

Bozoum-Bouar: andate e ritorni






Bozoum-Bouar: andate e ritorni
Sabato mattina abbiamo invitato una cinquantina di maestri di Bozoum, per fare il punto sulla situazione del progetto “Imparare Giocando”, che portiamo avanti da 2 anni con gli amici di Praga di SIRIRI.ORG. All’inizio passano nelle classi di C.I. (prima elementare) dove possono vedere i bambini che sono già in grado di leggere e scrivere… E’ un metodo molto interessante, che suscita la curiosità e l’interesse dei bambini. Associato alla lingua materna (il Sango) permette agli alunni di imparare velocemente, e molto meglio che con i metodi classici usati qui (imparare a memoria, iniziare con il Francese…).
Domenica pomeriggio insieme a Ludmila e Fabrice di SIRIRI.ORG partiamo per Bouar, a 120 km. C’è anche Alberto, che è stato qui per riaprire, almeno per una settimana, il nostro studio dentistico.
A Bouar io sono impegnato in varie riunioni per la nostra Delegazione di Carmelitani Scalzi. Ci ritroviamo insieme da tutte le comunità per riflettere e discutere sul nostro lavoro. Lunedì è dedicato alla formazione dei nostri giovani. Sono con noi anche p.Domenico e p.Marco, arrivati il giorno prima da Yaounde, in Camerun, dove lavorano da qualche anno. Collaboriamo con loro nella formazione, con alcuni giovani camerunesi che sono in Noviziato e in Filosofia qui in Centrafrica, e due studenti centrafricani che sono a Yaounde per la Teologia.
Il lavoro formativo è molto impegnativo, ed a questo dedichiamo molte energie nelle varie case: dal Seminario della Yolé, al Noviziato a St. Elie (Bouar), allo Studentato del Carmel a Bangui.
Martedì invece ci riuniamo per la Commissione Economica, che riunisce superiori ed economi, per verificare i conti delle varie case. È anche l’occasione per ringraziare tutti quanti, in un modo o nell’altro, ci aiutano e ci permettono di aiutare.
In pomeriggio rientro a Bozoum per accompagnare p.Marco Gazzoli. Ma ritorno a Bouar l’indomani, mercoledì pomeriggio.
Giovedì pomeriggio sono in riunione Caritas: è arrivato da Bangui il direttore nazionale, p.Luk, insieme a due persone del suo staff, e a tre persone della Caritas della diocesi di Kaga Bandoro. È l’occasione per conoscerci, condividere le esperienze, ed interrogarci su quello che si può/si deve fare, soprattutto con i problemi dovuti all’insicurezza in queste zone.
Venerdì rientro a Bozoum, e continuiamo il cammino della Quaresima con la Via Crucis, sempre molto partecipata.


 





Il Convento di St.Elie a Bouar

vetrate di St Elie

Via Crucis a Bozoum


venerdì 10 marzo 2017

Quaresima, scuole, strade, armi e sfollati…






Quaresima, scuole, strade, armi e sfollati…
La Quaresima era nata soprattutto come un periodo di preparazione intensa al Battesimo. Ai catecumeni che avrebbero ricevuto il Battesimo a Pasqua, veniva proposto un tempo intenso di catechesi, preghiera e penitenza con il quale prepararsi a ricevere il Sacramento.
In molte parrocchie in tutto il mondo (e specialmente nei paesi di Missione), ci sono molte persone che affrontano con gioia il percorso quaresimale come preparazione al Battesimo.
A Bozoum ogni anno sono oltre un centinaio, i ragazzi, le ragazze, i giovani e gli adulti che, dopo 3 anni di catechismo, si preparano a diventare cristiani attraverso il Battesimo.
Ogni domenica, dopo la celebrazione della Messa, ci incontriamo per un tempo di riflessione e preparazione più intensa.
Nel frattempo la situazione del paese resta preoccupante. In tutta la prefettura dell’Ouham Pende (grande come Piemonte e Lombardia, ed il cui capoluogo è Bozoum) la tensione sale: ci sono movimenti ribelli armati (RJ, 3R ecc)costituiti piuttosto da elementi musulmani, che si fronteggiano con altri movimenti (Antibalaka) costituiti piuttosto da gente disperata e senza scrupoli, che si dedica piuttosto al furto di bestiame ed al banditismo.
Sabato mattina un gruppo di questi Antibalaka ha sparato su una macchina ed un camion della MINUSCA (i Caschi Blu), ed hanno sequestrato telefoni ed alcune armi!
La domenica, mentre andavo a celebrare la Messa delle 6.30, vedo 2 antibalaka armati in piena città. Mi fermo… e li affronto (a parole!): “non vi vergognate ad andare in giro armati di Kalashnikov? Usate le armi per rubare ed uccidere, ed uccidete il paese”. Un po’ di discussione, e mentre riavvio la macchina, uno minaccia di sparare alle gomme. E allora faccio retromarcia… e gli dico di ripetere… Litighiamo un po’, poi me ne vado (così nel frattempo una donna musulmana che stava passando, riesce ad andare inosservata). Un po’ di provocazione, per aiutare la gente a capire che non si possono accettare compromessi con chi sta facendo di tutto per distruggere il paese…
Martedì parto con Fabrice e Ludmila, dell’ONG SIRIRI, di Praga. Scopo del viaggio: visitare le scuole i cui maestri hanno partecipato alla formazione in settembre, e verificare il livello di insegnamento con il metodo “Imparare giocando”. In mattinata siamo a Bocaranga, ed in pomeriggio continuiamo, passando per Ndim, fino a Ngaundaye. È tempo di visite, ma anche di incontri e scambi con i missionari e le missionarie che lavorano in queste Missioni.
Mercoledì, dopo aver visitato la scuola di Ngaundaye, proseguiamo per Ndim. Qui, nel Noviziato dei padri Cappuccini, si sono rifugiati 70 Peuls, minacciati dagli antibalaka. Nonostante la tristezza per questa situazione, è commovente vedere i bambini giocare con i novizi, le mamme occupate con i bambini, gli anziani intenti a discutere o a scrivere su tavole di legno i testi per la scuola coranica…
Ripassando a Bocaranga facciamo una riunione con una sessantina di maestri della città: in questo momento di tensione, vogliamo aiutarli con un piccolo contributo mensile a rimanere e ad insegnare.
Ripartiamo verso le 16, e alle 19 siamo a Bozoum. Le strade sono brutte, ma notiamo meno gente armata lungo la strada…
E per finire, l’8 marzo, in occasione della giornata internazionale della donna, Bozoum era alla ribalta con un video pubblicato dalla Caritas Internationalis, con un’intervista a Suzanne, la mamma di Hyppolite, la vincitrice del  Concorso degli Orti 2017: http://iwd2017.caritas.org/

pesca a Bozoum


Antibalaka alla barriera di Bocaranga


I Peuls sfollati nel noviziato dei Cappuccini a Ndim
les Peuls déplacés dans le noviciat des Capucins à Ndim



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école de Ngaundaye

Ndim



KONDO: la gallina
KONDO: le poulet