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venerdì 26 febbraio 2016

Dal Congo!







Dal Congo!
Domenica 21 febbraio sono partito da Yaounde (Camerun) per il Congo. Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, si trova a Sud di Yaounde, ad un paio di ore di aereo. Ma… per andarci, la soluzione è leggermente più complicata: da Yaounde si va verso Est fino a Nairobi (Kenya), con 4 ore di aereo, e da Nairobi si riparte in direzione Ovest per altre 4 ore fino a Kinshasa… Più di 7.000 km invece di 1.800...
Kinshasa è una citta enorme: tra i 10 e 12 milioni di abitanti, forse addirittura 15. È situata sul fiume Congo, che divide la città ed il paese dall’altro Congo, la cui capitale (Brazzaville) è proprio di fronte, dall’altra parte del fiume.
Arrivo a mezzanotte, e trovo ad accogliermi p.Roger e p.Valentin, due padri carmelitani congolesi, che mi portano al loro convento, il Teresianum, in centro città. Ci sono grandi strade, almeno per le grandi direzioni.
Lunedì, aspettando gli altri partecipanti, mi riposo un po’, e riesco anche a salutare 2 amici che lavorano per l’Unione Europea, con i quali avevamo lavorato in Centrafrica per trovare una soluzione al problema dei banditi… In serata arrivano anche gli altri Padri Carmelitani. È una riunione per i responsabili delle varie circoscrizioni dell’Africa Francofona, e siamo qui dal Centrafrica, Rwanda-Burundi, Congo, Camerun, Senegal, Costa d’Avorio, Togo e Burkina Faso.
Lavoriamo insieme per 3 giorni, discutendo e condividendo le varie esperienze dei nostri paesi, cercando di lavorare per dare un volto sempre più africano al Carmelo e alla Chiesa per la quale lavoriamo. È una bella esperienza, perché oltre a lavorare in paesi diversi, proveniamo anche da diversi paesi e culture…
Il giovedì sera ci ritroviamo dalle Monache Carmelitane Scalze per la celebrazione dell’Eucarestia. Alla fine ci accolgono danzando e cantando nella loro comunità, e condividiamo la cena.
E alle 23… partenza per Nairobi e Douala… Buon viaggio



Kinshasa, il fiume e Brazzaville











sabato 20 febbraio 2016

Elezioni…


Seggio elettorale a Bozoum
Bureau de vote à Bozoum


Elezioni…
Domenica 14 febbraio si è svolto il secondo turno delle elezioni presidenziali in Centrafrica. Quasi 2 milioni di persone erano chiamate a scegliere tra due candidati, Dologuele e Touadera.
è il terzo atto di una lunga storia, che ha visto il Centrafrica chiamato alle urne, prima per il referendum sulla Costituzione, poi per la scelta del Presidente e dei Deputati, Il primo turno si era svolto il 30 dicembre, ed i risultati sono arrivati molto lentamente. C’erano stati dei problemi nell’organizzazione, errori e brogli, che hanno causato l’annullamento delle elezioni dei deputati, che sono state rinviate al 14 febbraio (1° turno) e marzo (secondo turno.
Queste elezioni erano molto attese, e certi Paesi ed entità (Francia, Unione Europea, Unione Africana, Nazioni Unite) avevano insistito molto perché si facessero il prima possibile. Purtroppo l’insistenza non basta ad organizzare bene una cosa, per cui i risultati non sono molto incoraggianti. Di incoraggiante però c’è l’attitudine della gente, che è andata a votare con dignità e serietà, scegliendo con una certa attenzione ed evitando candidati troppo implicati nel passato con la violenza ed i problemi.
In settimana abbiamo ricevuto la visita dei nostri giovani studenti di teologia, che hanno approfittato di una pausa nella scuola per salire da Bangui e passare qualche giorno in serenità. Il loro convento è ancora “accerchiato” da circa 5.000 rifugiati…
Il venerdì mattina sono partito alle 6, per venire in Camerun, dove mi trovo ora. Sono quasi 1.000 km di strada, con qualche imprevisto (tra ruote bucate, barriere della polizia improvvisate nei posti più impensabili –spesso in curva-, una frontiera da attraversare), e l’incontro con un paese simile, ma anche molto diverso dal Centrafrica, che si è sviluppato diversamente, e che sta crescendo.
Appena arrivato a Yaounde, la capitale, mi sono premurato di comprare un po’ di sementi, per le nostre cooperative: cipolle, carote, melanzane, basilico… Anche questo è sviluppo!














venerdì 12 febbraio 2016

Carnevale, Ceneri e altro






Carnevale, Ceneri e altro
Domenica mattina, dopo la Messa delle 6.30, mi informano che un bambino, Placide, è stato rapito! Una famiglia ha un bambino ammalato, ed accusano il papà di Placide di essere la causa della malattia, per stregoneria…
Alla Messa delle 8.30 chiedo ai chierichetti di non mettersi sull’altare (Placide è uno di loro) e all’inizio della Messa denuncio il fatto, facendo nomi e cognomi… Nel frattempo alcune persone del Comitato Parrocchiale Giustizia e Pace si dànno da fare, ma la Gendarmeria non si attiva…
Dopo aver minacciato e gridato, finalmente nel pomeriggio i “rapitori” si decidono a liberare il bambino  (che però ritornerà solo il giorno dopo, impaurito e molto scosso).
Purtroppo questi fenomeni sono ancora molto forti, e anche il fatto che non ci sia nessuna autorità contribuisce a peggiorare la situazione.
Il lunedì alle 4 parto per Bangui, per accompagnare Lia e Massimiliano, che rientrano in Italia dopo un mese trascorso a Bozoum. Rientro il giorno seguente, giusto in tempo per l’inizio della Quaresima.
Qui a Bozoum viviamo il Mercoledì delle Ceneri con molta serietà! Al mattino saliamo sul Monte Binon, una collina che sovrasta la città, e qui celebriamo la Messa, al termine della quale distribuisco le Ceneri, un piccolo segno del nostro essere peccatori e, soprattutto, dell’essere Dio Misericordia Infinita. Dopo la Messa rimaniamo in silenzio per pregare e meditare fino al pomeriggio.
Sono presenti anche i catecumeni che a Pasqua riceveranno il Battesimo: il cammino quaresimale è nato soprattutto per loro, per aiutarli a vivere e scoprire la bellezza di Dio.
In pomeriggio celebro un’altra Messa per chi non è salito sul monte. Anche qui la Chiesa è piena.
Giovedì, 11 febbraio,  è la Giornata di preghiera per i malati, nel ricordo della Madonna di Lourdes. Celebriamo l’Eucarestia all’Ospedale, pregando per i malati e per chi li cura. All’Offertorio la gente porta soldi e sapone, che al termine distribuiamo ai malati presenti.  È un piccolo gesto, ma fatto con molta generosità, da parte di chi ha poche risorse ma dona con il cuore. Così ci mettiamo all’opera per questa Quaresima, per la quale Papa Francesco ci raccomanda di aprire il cuore alla Misericordia: quella infinita di Dio, e quella che distribuiamo a chi è nel bisogno.








Messa all'Ospedale, con i doni per i malati
Messe à l'Hopital, avec les dons pour les malades
Alunni della nostra scuola elementare di Bozoum, con l'Abbecedario in Sango preparato dagli amici di SIRIRI.ORG di Praga
élèves de notre école primaire de Bozoum, avec l'Abécedaire Sango preparé par les amis de SIRIRI.ORG de Prague


venerdì 5 febbraio 2016

Vita tranquilla a Bozoum



fiori selvatici
fleurs de la brousse


Vita tranquilla a Bozoum
Sono riuscito finalmente a fare una settimana quasi tranquilla a Bozoum, senza viaggi o altro!
È vero che ho iniziato la settimana con un po’ di malaria, ma grazie a Dio era molto leggera ed è passata presto.
In questi giorni proseguono i vari lavori qui a Bozoum.
Da una parte Lia e Massimiliano stanno dando la pittura ad una parte dei magazzini, mentre dall’altra ferve il grande cantiere della chiesa, con l’ampliazione in corso, guidata  (e sudata) dall'incomparabile Enrico Massone.
Questo è un grande lavoro, che rinforzerà la struttura e soprattutto permetterà una maggiore capacità.
i lavori procedono, ma bisogna anche tenere conto della lentezza dei trasporti per la fornitura di cemento e ferro… Ma andiamo avanti!
Il giovedì arriva tra noi p.Andrea, un giovane padre di Arenzano, insieme ad un giovane, Steeven.
I rinforzi non mancano, ed è bello vedere l’entusiasmo e la voglia di lavorare di tutti!


Ed è in edicola, fresco frescodi stampa, il giornale di Bozoum, "le Saint Michel":
https://drive.google.com/file/d/0B8xHb5_hvSzRVE1jOVQ4b19pUkU/view?usp=sharing

e qui il calendario di Quaresima
https://drive.google.com/file/d/0B8xHb5_hvSzRd1hOYXVNT0FVMFE/view?usp=sharing


Lia e Massimilano al lavoro







Manghi in fiore
les fleurs du manguier