I nuovi battezzati di Pasqua les nouveaux baptisés de Paques |
Corale di Bozoum |
Greetings from India,
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Qui sono le 8 di mattina, ma in
Centrafrica e in Europa sono solo le 2.30 di notte! “Qui” è il Sud dell’India,
il Kerala, una regione bellissima che costeggia il mare, e dove è nata e dove ha
la sede principale la congregazione CMC (Congregation of the Mother of the
Carmel), la prima congregazione indiana, fondata 150 anni fa da San Cyriacos
Chavara (anche lui, primo santo indiano) e dal p.Leopoldo Beccaro, un
carmelitano che in seguito, rientrato in Italia, fondò il Convento di Arenzano.
Sono qui insieme a p.Mesmin (il
superiore del Carmel di Bangui) per
visitare le suore indiane con le quali lavoriamo da anni in Centrafrica, nel
seminario della Yolé.
Io sono sceso a Bangui il lunedi
(Pasquetta) dopo una bellissima celebrazione di Pasqua. Nella veglia del Sabato
Santo abbiamo battezzato 22 bambini piccoli.
Il martedì partiamo da Bangui con
circa un’ora di ritardo. La città si sta preparando alla celebrazione dell’inizio
del mandato del nuovo presidente, e quindi ci sono delegazioni in arrivo da
altri paesi. Nonostante il ritardo, a Nairobi riusciamo a prendere il volo per
Bombay (Mumbay), dove arriviamo alle 5.30 del mattino (anche se per noi, in
realtà, sarebbe mezzanotte…). Grande aeroporto, molto bello. Riusciamo a passare
il filtro dell’Immigrazione (dove il nostro visto, rilasciato in Congo dall’Ambasciata
indiana sembra suscitare qualche perplessità…), a recuperare la valigia, a
imbarcarla sul prossimo volo e a partire. Alle 11.30 siamo finalmente a Cochin,
la capitale del Kerala, nel Sud dell’India.
Qui troviamo suor Anil (che ha
lavorato molti anni a Bouar) e la Madre provinciale, che ci accompagnano ad
Angamaly, dove siamo accolti con tanto di collana e di fiori dalla comunità.
Una doccia, un pranzo veloce, e
partiamo subito per il Nord con suor Catherine (che lavora in Italia ad
Arenzano) e suor Payton (che ha lavorato in Centrafrica per più di 24 anni!). È
un viaggio di quasi 7 ore, su strade molto trafficate, dove, ho l’impressione,
consumiamo più di clacson che di carburante!!! È un continuo sorpassare, con
guida a sinistra, e un continuo suonare per farsi strada.
Sulla strada ammiriamo il
panorama, e superiamo molti… elefanti! Oggi è una festa indù, e ci sono molte
processioni con questi magnifici animali ben bardati.
Alle 21.30 arriviamo a Nadavayal, un paese sulle montagne,
dove la temperatura è decisamente migliore. Qui siamo accolti (ancora con collane,
canti e fiori) dalla comunità di sr Catherine. Dopo cena, andiamo finalmente a
riposare.
Il giorno dopo visitiamo
un convento, una casa per orfani ed una grande scuola. In pomeriggio il cognato
di sr Catherine viene a prenderci, e ci accompagna a visitare una grotta, dove
ci sono incisioni dell’età del bronzo. Ed in seguito andiamo in casa prima
della sorella, e poi in quella dei genitori di sr Catherine, dove troviamo
tutta la sua famiglia. Anche qui, grande accoglienza! Famiglie belle, molto
unite, e con grande voglia di crescere (moti figli sono all’estero a lavorare,
tra Kenya, Stati Uniti, Dubai…). Molta, molta fede (il Kerala è lo stato dove
vivono più cristiani) e molto calore umano: dove non arriva la lingua (qui si
parla Malayalam, e un po’ d’inglese) si supplisce con i sorrisi, che non hanno
bisogno di interpreti! E cibo molto buono, con gusti speziati e interessanti. E
ad ogni sosta… si mangia qualcosa!
Il venerdì, dopo altre visite, riprendiamo il viaggio per
scendere a Thiruvampady, dove ci porta una strada di montagna (9 grandi
tornanti che ci fanno superare un dislivello di quasi 1000 mt). Ma questa è un’altra
puntata… sulla quale vi aggiornerò appena possibile!
Mumbay (Bombay) airport |
Piantagione di cocco Plantation de cocotiers |
"Infant Jesus School" |
la biblioteca della scuola "Infant jesus" |
salendo verso le grotte |
Piantagioni di thé Plantations de thé |
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