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venerdì 11 marzo 2016

Qualche goccia


 


Qualche goccia
Domenica mattina, 6 febbraio, c’è un po’ di agitazione prima della Messa delle 8.30. La liturgia in Centrafrica è molto intensa, gioiosa e partecipata (cuore, mente, corpo, occhi, orecchie…). La Messa della domenica vede impegnati, oltre al prete… tutta la gente. Intorno all’altare si dànno da fare i catechisti, i lettori e lettrici, i chierichetti, la corale e… le danzatrici : un gruppo di bambine che danzano e accompagnano i canti e la liturgia.
Oggi c’è agitazione perché sono arrivate le nuove vesti liturgiche per le danzatrici! Nel 2014 i cristiani di Bozoum avevano raccolto un po’ di soldi per esprimere la loro riconoscenza al Parroco, dopo tutto il periodo di guerra e di rifugiati. Purtroppo, per un insieme di circostanze, il regalo previsto non era stato fatto, e qualche settimana fa mi hanno consegnato i soldi (più di 110 euro!!!). Allora ho pensato di far fare le vestine per le “danseuses”: un bel tessuto giallo, e un altro verde, tipo raso, ed è festa!
Alla Messa sono presenti p.Giustino, il nostro Provinciale, e p.Davide, il nostro Procuratore delle Missioni. Al termine p.Giustino saluta, e si meraviglia per i grandi lavori di costruzione della Chiesa, e dice che stiamo costruendo una CATTEDRALE! Il boato dei fedeli esprime tutta la loro soddisfazione! Questo lavoro, frutto di alcuni aiuti (tipo Propaganda Fide e, specialmente, dell’Aiuto alla Chiesa che soffre) è anche il frutto del lavoro dei cristiani di Bozoum, che hanno raccolto pietre e sabbia per la costruzione.
Verso le 13 partiamo subito verso Bangui, e alle 20.15 siamo finalmente nel nostro convento del Carmel. L’indomani mattina, prima di iniziare le riunioni, visitiamo il campo dei rifugiati (quasi 5.000 persone, che sono qui dal dicembre 2013!) e, accompagnati da un nugolo di bambini, visitiamo le stalle e le varie parti del terreno, coperto di palme, piante da frutta e  piante della foresta.
In mattinata ci riuniamo per confrontarci sulla comunità (costituita da 18 persone, di cui  la maggioranza sono i nostri giovani in formazione) ma anche sui progetti futuri: la costruzione di un convento, di un santuario e di un centro di spiritualità, l’apertura di una scuola agraria e, speriamo, l’arrivo delle Monache Carmelitane.
Il giovedì, dopo numerose (troppo!) riunioni, una piccola crisi di malaria e un po’ di cucina, mi metto in viaggio per rientrare finalmente a Bozoum, dove arrivo accolto da una bellissima pioggia. È la prima di quest’anno, dopo la stagione secca. Bastano 2 gocce per far rinverdire la terra secca e arida.
È un po’ come la grazia di Dio con la nostra vita!












i lavori di amplamento della Chiesa di Bozoum
les travaux d'ampliation de l'Eglise de Bozoum




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