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domenica 16 novembre 2014

Pronti, partenza e via






Pronti, partenza e via
Dopo l’inaugurazione della Maison de la Paix, la riunione settimanale del  Comité des sages, che facciamo ogni lunedì alle 8, si è svolta nella nuova sede.
Qui ho avuto modo di incontrare quanti, a Bozoum, continuano a lavorare per la pace e per eviatre le tensioni e le volenze.
Alla fine della riunione sono partito per Bouar, a 250 km, e qui ho fatto alcune riunioni. In questi giorni sembrava che la liberazione del parroco di Baboua, il polacco Abbé Mathieu, fosse questione di ore. Invece sin’ora… niente. E sono ormai 4 settimane che è sequestrato dai ribelli…
Martedì ci siamo ritrovati in riunione a Bouar con i confratelli carmelitani i Bouar (Yolé e Sant’Elia), Baoro, Bozoum e Bangui, per uno scambio di riflessioni sulla nostra vita di preghiera, e sul lavoro pastorale e vocazionale.
Mercoledì mattina ci siamo messi in viaggio alle 5.30. Due giorni prima p.Federico, salendo da Bangui, è stato fermato da una delle numerose barriere degli antibalaka, ed ha ricevuto uno schiaffone! Il nostro viaggio era quindi un po’ teso. Ma quando siamo arrivati in zona abbiamo trovato una sola barriera… e non ci siamo neanche fermati!
Il giovedì, ancora riunioni, intervallate da veloci corse in cucina per preparare  un po’ di pizza! Avevamo invitato alcuni militari, tra cui il medico che mi aveva curato qualche mese fa, ma non sono potuti venire perché alcuni Seleka (che erano stati bloccati e sotto controllo in 3 caserme da qualche mese) sono tornati nelle strade, ed hanno bloccato la circolazione!!!
Venerdì mattina parto, insieme a p.Davide Sollami (che lavora per le Missioni ad Arenzano) verso Douala in Cameroun. In teoria in serata dovremmo ripartire per Yaounde, la capitale, ma il volo è annullato… Ripartiamo quindi il sabato mattina per Yaounde, la capitale del Cameroun. La nebbia (!!!) ritarda l’atterraggio di un quarto d’ora, ma a terra ritroviamo finalmente i nostri confratelli: fr.Jean Baptiste (camerunese) e p. Domenico, italiano. Ci accompagnano al loro convento di Nkolbisson, dove troviamo alcuni giovani in formazione. Tra di loro ci sono anche due Centrafricani, fr. Christo e fr.Rodrigue, che sono qui per completare gli studi di teologia.
La giornata corre veloce tra incontri, riunioni e visite. In pomeriggio passiamo a salutare le Monache Carmelitane, e poi via verso l’altro convento, quello di Nkoabang. C’è molto traffico, ma anche molta attesa per una partita di calcio tra Cameroun e Congo…
Attraversare città come Yaounde e Douala, ed un paese come il Cameroun, fa capire come un po’ di pace permetta una migliore qualità di vita ed un minimo di sviluppo…




Foto presa a bangui! Il progresso!
Vraie photo prise à Bangui... le progrès!


Il porto di Douala, in Cameroun
le port de Douala, au Cameroun

Il convento dei Carmelitani a Yaounde
Le couvent des Pères Carmes à Yaounde





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