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domenica 17 febbraio 2013

Fiera di Bouar 2013




Altra fiera! Eccoci alla seconda fiera agricola di quest’anno!
Il 16 e 17 febbraio ecco la Fiera a Bouar, una citta posta sulle grandi strade trala capitale e il vicino Cameroun.
Anche qui tante cooperative presenti: 8 camion sono partiti per raccogliere i prodotti  da esporre e da vendere. Qui c’è molta verdura, diversamente da Bozoum: carote,, cavoli, cipolle…
Per l’occasione è venuto il nuovo Ministrpo dell’Agricoltura con delega all’Allevamento, che ha incoraggiato i contadini, e richiamato in particolare i giovani!
L’organizzazione della Fiera qui è supportata in modo particolare da  p.Beniamino, insieme a Ivano, un volontario, e con la loro équipe.
La Fiera è organizzata insieme a una ONG (Mercycorps) e supportata finanziariamente dall’”Associazione Amici per il Centrafrica”, e anche da Jango be Africa.

qui qualche foto    https://picasaweb.google.com/108073106010711665551/FieraDiBouar2013FporeDeBouar











giovedì 7 febbraio 2013

Capre e altro!

 Lunedì pomeriggio sono partito per un giro verso il Nord: Bocaranga (125 km), Ndim (altri 40), Ngaundaye (40 ancora), Bocaranga (75 km). In tutto circa 500 km di strade brutte, ponti di fantasia (manca spesso tutto il tavolato), buchi, pietre e tanta tanta polvere!

Partenza alle 14 di lunedì, con Karol e Ludmila, marito e moglie, di Praga. Lui è l’architetto che ha disegnato il nostro Liceo, ed è a Bozoum per iniziare i lavori della “Casa dello studente”: un paio di case per gli alunni delle scuole medie e liceo che vengono da molto lontano (Ndim, 160 km, e Bossemptele, 90 km).
Verso le 17 (3 ore per 125 km) siamo a Bocaranga. Passiamo a salutare i Padri e le suore, e proseguiamo per gli ultimi 38 km (un’altra ora e un quarto). A Ndim ci accolgono due Suore della Misericordia originarie del Rwanda.  La cena e un bel letto ci rimettono un po’ in sesto!
Martedì mattina, mentre Karol e Ludmila visitano le scuole e il piccolo ospedale delle suore, io passo a controllare lo sportello della Cassa di Risparmio.
In seguito mi occupo del motivo principale di questo giro: l’acquisto delle capre!
Da maggio dell’anno scorso abbiamo deciso di aiutare 7 villaggi tra Bocaranga e Mann, dove i ribelli e i militari avevano infierito, e da dove molti erano fuggiti. Per aiutarli a ritornare e a riprendere coraggio, a maggio avevamo consegnato delle sementi di mais, arachidi e fagioli. Il raccolto è stato molto soddisfacente, al punto che hanno potuto partecipare alla Fiera di Bozoum, lo scorso 26-27 gennaio, e vendere i loro prodotti per circa 12 mila euro.
L’ultima fase del progetto prevede la distribuzione di… capre! Compreremo 350 capre, per poi distribuirle alle persone con più difficoltà, in modo da aiutarli ad iniziare un piccolo allevamento.
A Ndim abbiamo preparato l’acquisto, che sarà seguito da un veterinario, e anche un luogo dove custodirle “in quarantena”, in modo da trattarle e poterle consegnare in buona salute…
A fine mattinata arriviamo a Ngaundaye, ultimo villaggio prima della frontiera. Qui ci accolgono i Padri cappuccini, e una comunità dove ci sono suore polacche, 1 italiana (di Vinadio!) e una francese.
In pomeriggio andiamo al grande mercato di Mbaiboum, in Cameroun, dove compro i medicinali per le capre… Rientriamo in serata (appena in tempo prima che chiudano la frontiera per la notte…) e ceniamo con le suore… Karol e Ludmila riescono a parlare con le polacche, e io con il piemontese e il francese mi intrattengo con Renata e Chantal.
Mercoledì mattina partiamo per Bocaranga, passando da un’altra strada. Qui ci sono i villaggi che stiamo aiutando. Ci fermiamo a Mann e poi a Bereguili, dove incontriamo la gente del posto, alla quale spiego la faccenda delle capre… Alla fine il capo villaggio ci invita a casa sua (5 mogli e 35 figli…) e ci offre pollo con manioca. Veramente ottimi!
L’accoglienza e l’attenzione di queste persone fanno tenerezza… e riescono a far dimenticare la schiena che chiede pietà…
Verso l’una arriviamo a Bocaranga, e dopo aver mangiato un boccone con i Padri, passiamo a salutare 3 catechisti che sono qui a scuola con le loro famiglie, in formazione per preparare il loro lavoro di catechisti… Qui in Centrafrica, il catechista, specie nei villaggi, è molto importante perché è il riferimento per la comunità cristiana, dove spesso il sacerdote passa solo 2 o 3 volte l’anno.
Alle 14 riprendiamo la strada… e arriviamo finalmente a Bozoum, dove ci accoglie la bella veranda!